mercoledì 27 febbraio 2013

I murales di Valparaiso

Ciao, nipote.

Una farfalla, o forse solo
un uccello molto colorato

Sono di nuovo in Cile, e l'altro giorno ho portato le persone del mio nuovo gruppo a visitare Valparaiso, una città a circa 100 chilometri dalla capitale Santiago, sulla costa dell'Oceano Pacifico.

Un tempo era un porto molto importante, poi aprirono il Canale di Panama (che permette alle navi di passare velocemente da una parte all'altra delle americhe) e quasi tutte le navi non ebbero più bisogno di fermarsi qui. La città rimane però molto caratteristica, con migliaia di case colorate arrampicate sulle pendici delle colline che costeggiano il mare: non essendoci molto spazio vicino alla costa, le persone hanno dovuto arrangiarsi in questo modo, e il colore che hanno dato alle loro case serve un po' a dimenticare che non hanno spazio per i giardini.


Chissà dove guarda questa signora...
o sarà un signore?
Ma le case non sono solo colorate: molti hanno deciso di decorarle con dei bellissimi murales, cioè dei dipinti, che a volte hanno un tema semplice e a volte invece si fatica a capire cosa rappresentino. Tutti, però, sono contraddistinti da tinte vivacissime, come se volessero spaventare le nebbie che d'inverno ricoprono e nascondono quasi tutto.

Ce n'è per tutti i gusti: farfalle, gufi, navi, personaggi strani, pezzi del gioco degli scacchi, persino quadri all'interno di quadri all'interno di quadri all'interno...

L'unica cosa che manca, rispetto alla prima volta che ero venuto qui, tanti anni fa, sono i gatti: Valparaiso era una città di gatti, che dormicchiavano sonnecchiosi su ogni muro, su ogni gradino. Ora, invece, forse perché ci sono molti più cani randagi, i gatti sono più rari, si vedono di meno. Chissà se torneranno, prima o poi?!

1 commento:

chiara.bc ha detto...

Gufi? Dove sono i gufi?

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