giovedì 5 dicembre 2013

Señorita, mi concede questo tango?

Due ballerini di tango in una milonga
Ciao, nipote.

Per qualche giorno sono stato a Buenos Aires, la capitale dell'Argentina, in vacanza. E, ovviamente, non mi sono lasciato sfuggire l'occasione di assistere ad alcuni spettacoli di tango, dato che Buenos Aires è considerata anche la patria di questo ballo particolare.

In realtà, il tango è originario della regione del Rio de la Plata, tra Argentina ed Uruguay, e i due paesi se ne contendono la nascita. Quel che è certo è che questo genere musicale, espressione popolare ed artistica che comprende musica, danza, testo e canzone, nacque alla fine del secolo diciannovesimo e rivoluzionò, in breve tempo, il ballo popolare, introducendo una danza sensuale di coppie abbracciate in cui assume particolare importanza il rapporto dei corpi dei ballerini.

Un suonatore di bandoneón
(© Jorge Royan)
La musica è suonata principalmente con il bandoneón, uno strumento che assomiglia molto ad una fisarmonica, accompagnato spesso da violini o altri strumenti ad arco. Il luogo dove si balla, invece, è chiamato milonga, e pensa che le regole di "bon ton" sono ancora quelle di una volta: gli uomini e le donne siedono in tavoli separati su lati opposti della sala, e l'uomo, a distanza, senza importunare la donna, la guarda e, se questa incontra il suo sguardo, la invita con un cenno della testa; se la donna risponde con un cenno di assenso, l'uomo si avvicina al suo tavolo e l'accompagna a ballare in pista.

Gli argentini ovviamente non ballano il tango solo nelle milonghe: molto spesso li si può trovare in piccoli gazebo nei parchi, o anche in certe piazze alla domenica, destreggiarsi accompagnati magari dalla voce di Carlos Gardel, forse il più famoso cantante di tango, o al ritmo delle musiche di Astor Piazzolla, il compositore argentino più importante.

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