venerdì 12 settembre 2014

Tra deserti e città di pietra

Cammelli in posa a Petra
Ciao, nipote.

In questi giorni sono in Giordania, l'unico paese tranquillo del Medio Oriente, almeno fino ad ora. Lo sto girando con un gruppo di viaggiatori inglesi, accompagnati dalla guida Elias e scarrozzati dall'autista Khaled, per una settimana. Che può sembrare un periodo breve, forse, ma in realtà la Giordania non è un paese molto grande, almeno nella sua parte abitata - perché, se guardi la mappa, vedrai che una parte considerevole è puro deserto.

Così, sul pullman di Khaled, in pochi giorni siamo passati dalle moschee di Amman ai resti di una città romana a Jerash, e dai mosaici di Madaba fino al monte Nebo, su cui Mosé diede un ultimo sguardo alla Terra Promessa prima di morire - aveva anche i suoi annetti, bisogna pur dirlo -; poi, qualche ora passata in riva al Mar Morto, che in realtà non è un mare ma un lago, con una concentrazione di sali talmente grande che in acqua non ci vive neppure un pesciolino, e che se ci entri galleggi anche con due enormi sassi tenuti nelle mani.